Societa
I primi giocatori erano studenti e borghesi. Il calcio non era popolare come il ciclismo ed era ancora solo un fenomeno d'élite. La costruzione del campo da gioco era semplice e spartana; con tre legni erano montate le porte, ovviamente senza rete e righe di demarcazione e ci si spogliava al bordo del campo delimitato con la punta di un bastone. La prima partita giocata risale al 15 febbraio 1914, quando in Piazza d'Armi la "Società Sportiva Forza e Coraggio F.B.C." incontrò lo "Sporting Club di Querceta", e quindici giorni dopo ci fu la prima vittoria della storia del calcio massese ai danni della "Giuseppe Cei" di Pietrasanta. Il 29 marzo 1915 la "S.S. Forza e Coraggio" cambiò nome in "Massa Football Club" e poco tempo dopo la sua nascita ci fu una crisi a livello gestionale, i giocatori erano in soprannumero tanto da portare ad una scissione della società: nacquero così la "S.S. Pro Massa" e la "U.S. Massese".
Il primo derby della storia calcistica massese si ebbe, invece il 5 aprile 1915 quando la S.S. Pro Massa incontrò la Polisportiva Carrarese. Il pubblico era numeroso e turbolento, e nonostante la superiorità tattica della Massese la partita finì in un triste pareggio scatenando gli animi dei tifosi. La storia delle due società continuò senza particolari esiti sportivi fino al riposo forzato al quale la Prima guerra mondiale costringerà fino al 1919. Dopo il conflitto bellico nasce la "S.S. Juventus Massa" che continuerà la tradizione calcistica cittadina.
Nel 1921 la signora Claudina Banfi, proprietaria del Cotonificio al Forno, acquistò il terreno di Via Marina Vecchia dai signori Pelù per donarlo al Comune di Massa alla simbolica cifra di una lira, affinché si destinasse quell'area a campo sportivo. Il piccolo impianto venne denominato "Dina dalle Piane" in omaggio alla figlia del mecenate che lo volle. Nel secondo dopoguerra venne recintato il terreno di gioco e furono costruite alcune tribune, che sostituirono quelle in legno già esistenti.
Nello stesso anno la S.S. Juventus Massa, colori bianco e verde, iniziò la sua attività ufficiale disputando sei campionati fino a quando nel 1926 venne radiata dai ranghi federali per incidenti verificatisi nella partita con il Pietrasanta. Nel 1927 il calcio era virtualmente sparito dalla scena cittadina, ma la compiacenza del regime fascista permise la costituzione di una nuova società sportiva, la "S.S. Angelo Belloni", per onorare la memoria del terzino biancoverde morto per malattia in Libia. La squadra venne iscritta al campionato Toscano di Terza Divisione e nel 1932 ottenne la seconda promozione della sua storia finendo in Prima Divisione. Ma nel 1935 anche per la Belloni arrivarono momenti difficili. Durante la partita interna con il Siena sul 3-1 per gli ospiti, l'arbitro cercò di placare l'ira dei tifosi massesi, inviperiti dalla sua direzione, concedendo un calcio di rigore inesistente. Questo suscitò l'ilarità dei presenti tanto da indurre a calciare platealmente fuori il rigore, e dando il via ad un'invasione di campo e alla caccia al direttore di gara e agli avversari.
Non è questo episodio la causa della sospensione dell'attività sportiva. Le cause furono molteplici: quella principale fu la forzata partenza di molti giocatori per la Guerra d'Etiopia con l'avallo delle autorità fasciste cittadine. La squadra non venne ricostituita che dopo l'inizio del secondo conflitto mondiale con i ragazzi cresciuti nelle squadre minori disputanti i campionati della Sezione Propaganda aggiungendo alla denominazione l'immancabile "fascista" e il nome di un massese caduto durante la guerra civile spagnola al fianco delle forze franchiste: Unione Sportiva Fascista Massese "Paolo Lorenzo Paladini". I colori sociali nelle intenzioni dei dirigenti dovevano essere nuovamente il bianco e il verde, ma la ditta Bigotti Archimede che doveva realizzare le maglie non aveva lana dei colori scelti e si optò per il grigio blu. Mancava anche il campo sportivo, poiché il "Dina dalle Piane" era stato utilizzato dal fascio locale, durante il periodo di inattività, a campo di atletica. Arrivando ad un compromesso, con l'acquisizione di una percentuale sugli incassi da parte dell'amministrazione fascista, la città trovò nuovamente il suo stadio.
La Massese della stagione 1970-1971, in Serie B, massima categoria raggiunta dalla squadra toscana.
Dopo un'altra sospensione forzata a causa della Seconda guerra mondiale, nel 1944, dopo l'arrivo in Toscana delle forze alleate, la società si libera dei dirigenti in camicia nera e della denominazione fascista e la società è rinominata "Unione Sportiva Massese Juventus". L'amicizia tra uno dei fondatori della società e l'allora presidente della F.C. Juventus di Torino, nata su una cortesia offerta a quest'ultimo in tempo di razionamento bellico, portò a contraccambiare con l'invio di materiale sportivo da Torino, tanto da far diventare i colori ufficiali della Massese il bianco e il nero. Capitava anche frequentemente, nel dopoguerra veder indossata alla Massese la maglia nera con la grande J bianca, che i campioni di Torino usavano come indumento alternativo alla maglia zebrata. La giovane società calcistica diede ottimi risultati, in Serie C nella stagione 1946-47 sfiorò la promozione nella serie cadetta e fu definita da tutti la più forte di sempre. I migliori elementi vennero presto ceduti alle toscane di A e questa fuga di talenti determinò un passo indietro di categoria agli inizi degli anni cinquanta. I massesi dovettero aspettare la stagione 1964-65 per vedere
riaffacciare
la squadra in Serie C, dove rimase fino alla storica promozione in B del 1969. La permanenza in B durò poco per una serie di errori dovuti soprattutto all'inesperienza dell'ambiente. L'anno seguente alla retrocessione, la società tentò invano di ritornare nella cadetteria, ma le ambizioni di pronta risalita svanirono quasi subito. Di nuovo nella serie inferiore, la formazione si avvicenderà più volte tra alti e bassi fino ad arrivare alla Serie C1. Una delle stagioni maggiormente positive in questo periodo fu certamente quella 1987-1988 in cui la Massese si schierava generalmente con Vavoli in porta, Marin, Cecchini, Corsini, Bertocchi, Ponti, Pisasale, Tonin, Garfagnini, Del Francia e Guidugli. In questa stagione in Serie C2 arrivò sino allo spareggio-promozione perso ai rigori contro il Montevarchi ad Empoli.
Il 12 agosto 2008 il T.A.R. sancisce l'esclusione della Massese dal campionato di Serie C1, spingendo di nuovo il sodalizio bianconero nei dilettanti della Serie D.
La nuova stagione inizia tra grandi difficoltà tecniche e di preparazione e così la formazione bianco-nera riesce a totalizzare appena 3 punti nell'intero girone d'andata rendendo praticamente impossibile la permanenza in categoria, retrocedendo così con diversi turni d'anticipo in Eccellenza realizzando soli 3 punti dovuti a 4 punti di penalità.
La FIGC, con comunicato, ha assegnato nel 2009 alla S.S.D. Massese il titolo sportivo della fallita "U.S. Massese 1919". La nuova società riparte dall'Eccellenza Toscana.
Nella stagione 2009-10 la Massese si qualifica per i play-off per tornare in Serie D. La squadra gioca i play-off con il Camaiore dove all'andata in trasferta pareggia 1-1 con rete di Ceccarelli, al ritorno la Massese davanti al pubblico dello Stadio degli Oliveti di Massa perde 1-2 con rete del Camaiore al 90° che va a giocarsi la finale play-off con il PesciaUzzanese che è uscita vincente nell'altra semifinale col Pisa Sporting Club.
La Massese nella stagione 2010-11 in Eccellenza Toscana arriva seconda in classifica alle spalle della capolista Pistoiese, nei play off affronta i versiliesi del Pietrasanta Marina, nell'andata al XIX Settembre di Pietrasanta, la partita termina 0-0, nel ritorno la squadra passa il turno allo stadio degli Oliveti vincendo per 1-0. Viene eliminata nella finale dei play off regionali dal Pisa Sporting Club pareggiando 1-1 in trasferta, ma perdendo 0-1 in casa.
Nell'Eccellenza Toscana 2011-2012 giunge terza in classifica (a causa di una penalità, dopo aver chiuso al secondo posto come punti conquistati sul campo). Riesce poi a vincere i play-off del girone A; in semifinale nazionale supera i romagnoli del Misano e accede alla finale contro i sardi dell'Olbia che sconfigge 3-0 nella gara di ritorno dopo aver perso l'andata 1-2: la Massese torna in Serie D dopo tre anni.
Nel luglio 2013 acquisisce il settore giovanile dello Sporting Massese. Nella Serie D 2013-2014 la Massese arriva terza nel girone D dietro a Lucchese e Correggese e svolge i play-off con il Thermal Abano Teolo, vincendo 4-2 in trasferta. Dopodiché la Massese perde per 4-0 al secondo turno contro la Correggese.
Nella Serie D 2014-2015 i massesi vengono eliminati al primo turno dei play-off dal Ponsacco per 1-0.
Nel 2015 vince il campionato provinciale con la squadra esordienti B.
Nel maggio 2016 vincendo i play out mantiene il diritto a partecipare al campionato di serie D.
Nella Stagione 2016/2017, la Massese, inserita nel Girone E, chiude il campionato al secondo posto alle spalle della capolista Gavorrano. Nei Play-Off i bianconeri di Lamberto Magrini, subentrato ad Aprile all'esonerato Giacomo Lazzini, superano con un doppio 2-1 il Finale ed il Savona.
Stadio degli oliveti
Lo stadio degli Oliveti è il principale impianto calcistico della città di Massa (MS).
Ospita le gare casalinghe della squadra locale, la Massese, che attualmente milita nel girone D della Serie D, ma che in passato ha giocato varie stagioni in Serie C.
L'impianto è stato aperto nel 1960, ed è stato teatro, nel 1970, della promozione in Serie B della squadra bianconera, massimo traguardo raggiunto dalla formazione apuana.stadio2
Lavori di ristrutturazione all'impianto sono stati effettuati a metà degli anni Duemila. Lo stadio è nel centro città e, nel periodo in cui la Massese militava in C, vi si è disputato il derby delle Apuane, conosciuto anche come derby del marmo, tra Massese e Carrarese. Ha ospitato anche un allenamento della Nazionale italiana di calcio.
Ai bordi del campo da calcio vi è una pista di atletica.
Centro sportivo raffi
Il Centro Sportivo "Gino Armando Raffi", situato in via Mannini nella frazione di Romagnano è la casa del Settore Giovanile dell'U.S. MASSESE 1919 S.R.L. .
La struttura consta di un campo a 11 in erba artificiale(100X60) ed un campo ridotto sussidiario. Gli spogliatoi a disposizione delle squadre sono 4, ai quali vanno aggiunti quelli per gli arbitri ed il locale infermeria. Il centro sportivo è dotato di impianto di illuminazione e due tribune scoperte.
All'interno del Centro Sportivo "Gino Armando Raffi" è ubicata la segreteria del Settore Giovanile dell'U.S. Massese 1919 S.r.l. .
Comunicato stampa
Massa - La società Unione Sportiva Massese 1919 s.s.d.a r.l. comunica che ieri sera, presso gli uffici del Presidente Giorgio Turba, le partecipazioni societarie detenute dai Sigg. Giorgio Turba e Gianni Benedetti, con l'assistenza dell'avvocato Francesco Cecchieri e con atto ai Rogiti del Notaio Cesare Lazzeroni, sono state acquisite per un corrispettivo simbolico dai Sigg. Stefano Del Giudice e Riccardo Buzzegoli che hanno garantito con tale atto l'impegno necessario ed indispensabile alla continuità societaria in prossimità del campionato del centenario.
Il Presidente Giorgio Turba rimarrà in carica quale amministratore della società per il tempo strettamente necessario ad espletare tutte le formalità legate alla conclusione delle operazioni societarie e finanziarie relative alla stagione in corso, terminate le quali rassegnerà le proprie irrevocabili dimissioni.
A mezzo della presente i Sigg. Giorgio Turba e Gianni Benedetti desiderano ringraziare tutte le persone che nel corso di questi anni li hanno accompagnati, assecondati e sostenuti nella gestione della società ed in particolar modo i tifosi, le istituzioni, gli sponsor ed i collaboratori ed augurano alla nuova proprietà di raggiungere i più ambiziosi traguardi consoni al blasone della città e della società.
Giorgio Turba e Gianni Benedetti
Lorenzo Bianchi
Autore Esperto Di iGaming Presso M-C
Lorenzo Bianchi è specializzato nel giornalismo calcistico e nella copertura sportiva. Redige resoconti dettagliati delle partite, analizza le strategie delle squadre e recensisce eventi sportivi con precisione e passione.
Matteo Ferraro
Redattore Capo Presso M-C
Matteo Ferraro si occupa di analisi delle scommesse sportive e delle tendenze di mercato. Valuta quote, strategie di gioco e offerte dei bookmaker per fornire ai lettori indicazioni affidabili.